Barbie: film in arrivo nelle sale e la casa dei sogni di Barbie è già un cult.
Esplode la Barbie mania, per l'uscita dell'attesissimo film di Greta Gerwig dedicato alla fashion doll più famosa della Mattel e non solo: una vera icona! E la casa di Barbie, ve la ricordate?
In attesa dell’uscita del live-action di Greta Gerwig, in sala dal 21 Luglio, è già “Casa di Barbie mania!”. Il film della regista da Oscar (ben 3 nomination!) -che vede protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni di Ken - è già chiacchieratissimo e raccontassimo su tantissime testate mondiali.
La Barbie di Greta Gerwig è una icona femminista, libera e indipendente. Del resto ha una casa di proprietà dal 1962, quando l’emancipazione femminile era ancora lontana.
Il plot inizia con la cacciata dal suo mondo all pink - Barbieland - per dipanarsi nel mondo reale, dove la bambola bionda della Mattel cercherà la vera felicità.
Anche la casa dei sogni di Barbie riveste un ruolo importante nel film, così come nell’universo Mattel.
A interessarsi del live-action, quindi, anche l’Architectural Digest, che porta alla scoperta della "Barbie Dreamhouse" con un’intervista email alla regista Greta Gerwig, mentre sul canale YouTube della rivista è la stessa Margot Robbie a condurci in un tour virtuale della casa.
L’architettura della Dreamhouse ovviamente è cambiata nel tempo, e oggi è possibile ammirarne l'evoluzione in un libro: "Barbie Dreamhouse. An Architectural Survey", curato da Felix Burrichter, Whitney Mallett e Ben Ganz. Una tiratura limitata, destinata anch’essa a diventare un cult.
Oltre a disegni, progetti e foto originali, in queste pagine si possono leggere interviste ad Architetti, Designer e Artisti, e osservare l'evoluzione di moda, costume, design e lifestyle attraverso la lente della “casa”.
Un piccolo assaggio qui!
La casa di Barbie è un'architettura aperta, priva di muri e porte, ispirata alle case in Stile Modernista di Palm Springs - California - ma sviluppata su tre piani di altezza. Per realizzarla, la Gerwig si è affidata alla scenografa Sarah Greenwood e alla decoratrice Katie Spencer, già autrici di scenografie importanti come quella di "Orgoglio e pregiudizio".
Nella casa di Barbie dominano l’elemento tattile, il glamour, il glitter e ovviamente il rosa. Come poteva essere diversamente! Oggetti iconici, poltrone di design, dettagli super decorativi e glossy, e una meravigliosa piscina che Barbie e Ken possono raggiungere a bordo di uno scivolo. Tutto è stato dipinto a mano fino a esaurire le scorte di vernice rosa, provocando non poca ilarità, anche presso la regista!
«Il mondo ha finito il rosa», dice ridendo Greta Gerwig, nell’intervista ad Architectural Digest.
Nella progettazione di Barbieland «mantenere l'aspetto infantile era fondamentale. Volevo che i rosa fossero molto accesi e tutto fosse quasi eccessivo (...). Tutto doveva essere tattile, perché i giocattoli sono soprattutto cose che tu puoi toccare». Una «autentica artificialità»
Su AD Italia, un altro interessante articolo - firmato da Marina P. Asins e Belén Afonso - ipotizza come le Archistar avverrebbero progettato la casa di Barbie con l'Intelligenza Artificiale, "scomodando" architetti del calibro di Le Corbusier, Zaha Hadid e Lina Bo Bardi.
L'esito dell'operazione, realizzata con il software Stable Diffusion, è davvero interessante!